Progetti Fami
Il “Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020” (Fami)” è uno strumento finanziario istituito con Regolamento UE n. 516/2014 con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio.
Il Fondo offre un supporto agli Stati per perseguire i seguenti obiettivi:
- rafforzare e sviluppare tutti gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, compresa la sua dimensione esterna;
- sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri in funzione del loro fabbisogno economico ed occupazionale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nelle società ospitanti;
- promuovere negli Stati membri strategie di rimpatrio eque ed efficaci, che contribuiscano a contrastare l’immigrazione illegale, con particolare attenzione al carattere durevole del rimpatrio e alla riammissione effettiva nei paesi di origine e di transito;
- migliorare la solidarietà e la ripartizione delle responsabilità fra gli Stati membri, specie quelli più esposti ai flussi migratori e di richiedenti asilo, anche attraverso la cooperazione pratica.
Fami Start-ER 2
Il progetto, attraverso il rafforzamento delle sinergie tra pubblico e privato, ha come obiettivo il miglioramento della tutela della salute dei RTPI in condizioni di vulnerabilità sociosanitaria articolandosi nello sviluppo dei seguenti piani operativi:
- empowerment della popolazione target con accrescimento delle competenze di base in ambito sanitario e facilitazione dell’accesso ai servizi;
- potenziamento sistema di rete che possa garantire una precoce ed adeguata presa in carico socio-sanitaria integrata e multidimensionale delle vulnerabilità;
- follow up dei percorsi attivati a livello locale;
- formazione degli operatori socio-sanitari.
Nella fase preparatoria è stato organizzato un incontro con gli Enti Gestori per ripresentare sinteticamente gli obiettivi del progetto e per condividere una metodologia d’intervento appropriata alla rilevazione degli attuali bisogni sociosanitari all’interno del sistema di accoglienza provinciale che comprende fra i suoi attori: Cas, Sprar, Centro Stranieri (stratificato a sua volta internamente).
Fra settembre e ottobre 2019 è stata svolta, in coprogettazione con il progetto I.C.A.R.E. di cui l’Ausl di Modena è capofila, una mappatura degli enti gestori finalizzata alla rilevazione dei bisogni sociosanitari emergenti nella popolazione target attraverso un’intervista semi strutturata che le operatrici hanno rivolto ai responsabili dei vari servizi coinvolti.
L’intervista si è svolta nel contatto diretto con i beneficiari, all’interno dei luoghi di operatività quotidiana, per poter garantire una maggior aderenza alle specificità di ogni realtà operante nel settore.
La prima settimana di Marzo 2020 è stato predisposto un incontro con il CSI, Centro di salute Internazionale di Bologna, per realizzare un programma di ricerca-azione con l’obiettivo di esplorare le realtà territoriali coinvolte nelle progettualità a livello regionale.
Si è partiti con un breve excursus storico dei progetti Start-ER e Start-ER 2 nel territorio di riferimento per poi indagare il funzionamento attuale così inteso: composizione e modalità di funzionamento dell’equipe Start-ER 2: punti di forza, criticità, opportunità.
È stata poi offerta una panoramica generale in merito alla mappatura dei servizi e soggetti coinvolti utilizzante i seguenti criteri:
- servizi e soggetti rilevanti nei percorsi di cura e presa in carico dei soggetti vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiati coinvolti nel progetto Start-ER 2 nel territorio di riferimento; breve panoramica su livelli e modalità di coinvolgimento;
- altri servizi e soggetti rilevanti di cui si auspica il coinvolgimento per il miglioramento della presa in carico dei soggetti vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiati;
- possibili aree di miglioramento nella relazione con i soggetti e servizi coinvolti/da coinvolgere e nel coordinamento tra servizi e soggetti implicati nella presa in carico dei soggetti vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiati.
Il prossimo passaggio sarà quello di organizzare un focus group con gli operatori coinvolti all’interno delle equipe multidisciplinari per indagare i bisogni formativi su cui verranno costruiti i nuclei tematici delle formazioni congiunte che si susseguiranno nel corso dello svolgimento dell’interno progetto ponendo attenzione a:
- percezione relativa agli attuali bisogni formativi dell’equipe Start-ER 2 e di altri attori identificati come rilevanti riguardo ad ambiti pertinenti la cura e presa in carico integrata di soggetti vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiati;
- punti di forza e criticità dell’offerta formativa già realizzata e possibili ambiti di miglioramento.
Fami MSNA
Caleidos Cooperativa Sociale Onlus, insieme al Comune di Modena (Ente capofila), Gruppo CEIS, Fondazione San Filippo Neri, E.D.S.E.G – Città dei Ragazzi e C.S.I. – Comitato di Modena (partner del progetto), sta realizzando, da settembre 2018, una progettualità finanziata dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico: Asilo e Obiettivo Nazionale: ON 1 – Accoglienza/Asilo – lett e) Potenziamento dei servizi di accoglienza e assistenza specifica per MSNA – Inclusione MSNA.
Obiettivo generale del progetto è garantire strumenti e competenze ai Minori Stranieri Non Accompagnati (M.S.N.A.) in carico al Comune di Modena in grado di favorire un processo di inclusione attiva e la capacità di partecipare alla vita sociale.
Tale obiettivo generale si declina attraverso i seguenti obiettivi specifici:
- garantire una formazione linguistica costante;
- offrire percorsi formativi brevi e di orientamento alle professioni e al mondo del lavoro;
- assicurare la partecipazione ad attività sportive che consentano la costruzione di relazioni con i pari;
- organizzare attività estive a completamento del programma con proposte ludiche e laboratori didattici adeguati alle caratteristiche ed età dei minori.
In particolare Caleidos, attraverso il proprio Centro SPAC – Strategie Per l’Apprendimento Continuo, si occupa di ideare e realizzare i percorsi di lingua italiana L2 suddividendo tali percorsi in diversi livelli, in base alle specifiche esigenze degli apprendenti.
La progettualità termina a dicembre 2020.
Re-Source
FAMI RE-SOURCE: Stranieri OccUpabilità Risorse Competenze Emilia Romagna
FINALITA’
Favorire l’integrazione sociale e professionale dei destinatari
DESTINATARI:
Cittadini di Paesi terzi:
– Maggiorenni o che hanno assolto l’obbligo formativo (se minorenni, in possesso di qualifica professionale);
– regolarmente presenti in Italia (in possesso di regolare permesso di soggiorno o di richiesta di rinnovo);
– con un livello di alfabetizzazione italiana sufficiente per fruire delle azioni previste dal percorso;
– prioritariamente disoccupati.
SERVIZIO PROPOSTO:
ORIENTAMENTO AI SERVIZI TERRITORIALI
REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO PERSONALIZZATO CHE PREVEDE:
– Redazione curriculum vitae
– Analisi e bilancio di competenze
– Orientamento al mercato del lavoro (ed a settori produttivi emergenti) e al sistema formativo
– Ricerca attiva del lavoro – individuazione di opportunità formative e professionali aderenti alle possibilità e competenze pregresse della persona
– Attività informative/formative per la promozione dell’auto-imprenditorialità (se richiesto)
ATTIVAZIONE DI MISURE DI POLITICA ATTIVA QUALI*:
– Tirocinio formativo
– Iscrizione a corsi di formazione professionalizzanti (gratuiti)
– Stipula di un Patto di servizio del Centro per l’Impiego che preveda tirocini e altre misure a sostegno dell’occupazione della persona
* Servizio destinato a circa il 25% delle persone
Potrà essere messo a disposizione un mediatore linguistico culturale per affrontare con maggior efficacia alcune fasi del servizio.
SOGGETTI GESTORI TERRITORIO DI MODENA
– Per l’accompagnamento in tutto il percorso:
Consorzio Solidarietà Sociale di Modena, Cooperativa Caleidos, Cooperativa L’Angolo, Cooperativa Il Mantello, Cooperativa La Fune;
– Per la realizzazione del percorso personalizzato:
Ial Innovazione Apprendimento Lavoro Emilia Romagna Srl
COPERTURA TERRITORIALE:
Tutti i Distretti di Modena:
Modena, UTDA – Carpi, UCMAN Mirandola, Terre Sorbara – Castelfranco Emilia, Terre Castelli – Vignola, Ceramico – Sassuolo; Frignano – Pavullo nel Frignano
Referente per la segnalazione utenti:
Regina Ciulla – Cooperativa sociale Caleidos
(e-mail: famiresource@cssmo.it; telefono: 3401468258)
La segnalazione degli utenti deve concludersi a Settembre 2021
Note:
Il percorso è completamente gratuito
ENTE FINANZIATORE:
FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020
SOGGETTO TITOLARE e CAPOFILA DEL PROGETTO:
Regione Emilia Romagna – Servizio Programmazione, Valutazione e interventi regionali nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro.
CaspEr 2
Casper 2 è un progetto finanziato attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014 – 2020, Azione n.2, con capofila la Regione Emilia Romagna e partner di progetto i nove Comuni capoluogo della stessa Regione e tre partner privati (uno per area vasta della Regione – nord, centro, sud) con esperienze nel campo della progettazione e gestione di servizi rivolti a cittadini di Paesi Terzi. Questo progetto si è inserito nel campo di applicazione di diversi strumenti che a livello nazionale, regionale e locale si vanno ad implementare sul territorio e di cui, in un’ottica di welfare universalistico, sono beneficiari anche i Cittadini di Paesi Terzi.
Nella provincia di Modena, in sinergia con il partner di coprogettazione Gulliver, sono stati organizzati incontri nei diversi distretti di lancio del progetto, utili anche a raccogliere feed – back circa la conclusione del biennio precedente.
In continuità con la prima edizione di Casper è proseguita l’attività di supporto alla lettura e alla presa in carico dei casi complessi da parte dell’équipe di supporto transculturale. Le casistiche vengono segnalate alle case manager attraverso una duplice metodologia:
- con cadenza mensile all’interno delle équipe di area, in particolar modo nei poli sociali di Modena. In tutti i poli sono stati organizzati momenti di consulenza realizzati dal mediatore interculturale (12 complessivamente) all’interno di differenti tipologie di équipe, quelle adulti/area non autosufficienza/minori e quella dello sportello sociale. Sono stati coinvolti diversi mediatori provenienti da varie aree geografiche (Maghreb/Africa subsahariana/Filippine/Est Europa). I temi maggiormente affrontati sono stati quelli della rappresentazione della malattia organica e psichica, gli stili di cura, i sistemi sanitari e la medicina tradizionale, mentre nell’ambito dell’équipe degli operatori dello sportello sociale è stato approfondito il tema del progetto migratorio.
- attraverso la segnalazione diretta alle case manager a cui fa capo l’equipe multidisciplinare.
Per quanto riguarda il resto della provincia, di seguito le azioni avviate:
Distretto Unione delle Terre d’Argine: è stata inserita la figura di un operatore presso lo sportello casa inclusione che offre un supporto sull’orientamento ai servizi, azioni post sisma e pratiche RES/REI. L’operatore ha rilevato come, per quanto riguarda la messa a sistema del Reddito di cittadinanza, circostanza che ha prodotto una revisione dell’impianto organizzativo generale, emergano criticità in relazione all’avvio dei patti di lavoro.
Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord: sulla scorta della precedente esperienza, in cui avevamo intrapreso un’azione che prevedeva interventi domiciliari finalizzati al monitoraggio delle situazioni alloggiative e alla trasmissione di informazioni utili per usufruire dei servizi ACER, in questa nuova progettualità (biennio 2019/2020) gli interventi vengono svolti dall’operatore affiancato da un mediatore interculturale attivato sulla base del bisogno linguistico rilevato. Il macro obiettivo è quello di realizzare una modalità di approccio “relazionale” alle famiglie attraverso la costruzione di un accompagnamento all’abitare che favorisca lo sviluppo di un linguaggio comune e che, allo stesso tempo, argini il rischio di veicolare un messaggio discriminatorio nei loro confronti. Questa attività viene anticipata da una fase preparatoria/formativa in cui Acer istruisce i vari operatori coinvolti presso la propria sede. Viene prodotta, ad integrazione dell’attività, una reportistica aggiornata su quelli che sono i passaggi effettuati di volta in volta. Prevediamo che i sopralluoghi vengano preceduti dall’invio di una comunicazione formale in cui Acer avvisi i destinatari dell’avviarsi dell’azione a cui segue la pianificazione delle visite attraverso il contatto telefonico dei mediatori. La case manager è il riferimento operativo e la persona con la quale i partner locali si confrontano regolarmente rispetto lo stato di avanzamento delle azioni.
PROGETTO FAMI PROG-3440 - RE NETWORK IMMIGRAZIONE
Caleidos Cooperativa Sociale Onlus, insieme alla Prefettura di Reggio Emilia (Ente capofila) sta realizzando da maggio 2020, una progettualità finanziata dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo specifico 2 “Integrazione/Migrazione Legale” – Obiettivo nazionale 3 “Capacity building” – lettera j) Governance dei servizi del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020.
L’equipe del progetto è formata da:
1 coordinatore
1 esperto legale
1 data analyst
2 operatori amministrativi
2 mediatori linguistico culturale
Gli obiettivi del progetto sono:
1. Potenziamento dei servizi rivolti ai cittadini stranieri
Le attività rivolte al raggiungimento di tale obbiettivo sono:
- Supporto al personale della Prefettura per le attività dello sportello unico per l’immigrazione, ufficio cittadinanza, NOT, CAS e SIPROIMI;
- Supporto al personale della Prefettura nel rapporto con l’utenza attraverso la presenza del mediatore linguistico culturale;
- Creazione di un servizio rivolto all’utenza (e-mail e WhatsApp) per la richiesta di informazioni sulla documentazione e/o sullo stato della pratica;
- Implementazione delle informazioni disponibili sul sito della Prefettura e traduzione del materiale informativo in diverse lingue;
- Analisi del metodo di lavoro e rilevazione di dati che possano portare a proporre procedure maggiormente efficaci al fine di ottenere un miglioramento nei risultati.
2. Rafforzamento della governance territoriale
Il gruppo di lavoro si impegnerà per:
- Creare una rete formata dai soggetti territoriali che si occupano di immigrazione al fine di favorire la circolarità delle informazioni e confrontarsi su procedure e normative;
- Convocazione di incontri periodici della rete;
- Aggiornamento costante della rete attraverso newsletter.
3. Aggiornamento delle competenze degli operatori del territorio
A tal fine verranno organizzati:
- aggiornamenti rivolti al personale della Prefettura e alla rete, relativi a eventuali elementi di novità della normativa sull’immigrazione;
- Focus group su tematiche specifiche relative all’immigrazione con la partecipazione di personale della Prefettura e della Questura.
La progettualità termina il 31/12/2021.
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